Regia di Riccardo Milani vedi scheda film
Il fine giustifica i mezzi .....
Un disilluso maestro elementare di mezza età si fa trasferire in un villaggio di montagna abruzzese , dove dovrà superare alcune difficoltà .... Il prolifico regista romano Riccardo Milani , per una volta senza il supporto della moglie Paola Cortellesi , mette in scena una favoletta buonista che cerca di stimolare riflessioni sull' importanza della scuola e dell' integrazione . Il protagonista , classico idealista utopico di sinistra che vive in un mondo tutto suo , sbatterà il muso contro la dura realtà delle pluriclassi e dell' inarrestabile spopolamento della montagna . Una volta capita l' antifona , con l' aiuto di un' insegnante locale , combatterà con tutti i mezzi ( leciti e meno leciti ) per salvare la scuola e l' esistenza stessa del paesello , almeno provvisoriamente . La trama scorre semplice in bilico tra ironia , malinconia e riflessioni , ma si va ad impantanare un po' in qualche ripetitività ed in un finale fin troppo cariogeno .
La pellicola poggia tutta sulle spalle della coppia di protagonisti e se da Antonio Albanese in film come questo ci si aspettano sempre prove attoriali partecipate , la vera sorpresa ( almeno per me ) è Virginia Raffaele , che risulta ben calata nella parte anche nei momenti meno leggeri . Molto efficaci anche gli interpreti secondari , quasi tutti non professionisti ma abruzzesi veraci . La colonna sonora non poteva non proporre almeno un paio di bei brani del compianto cantautore pescarese Ivan Graziani . In definitiva , un film forse un po' ruffiano ma che merita di essere visto e rimuginato un po' . Insomma , il 6 se lo merita .
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