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Un mondo a parte

Regia di Riccardo Milani vedi scheda film

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La recensione su Un mondo a parte

di mm40
4 stelle

Michele, maestro elementare romano non più giovanissimo e stressato dalla vita cittadina, prende una decisione choc: decide di farsi trasferire a Rupe, un paesino isolato nel mezzo del parco nazionale d'Abruzzo, dove lavorerà con una classe unica di bambini di varie età. Nemmeno qui mancheranno le occasioni per farsi sopraffare dallo stress, inclusa la notizia che la scuola verrà chiusa alla fine dell'anno per mancanza di alunni. Con la complicità della vicepreside Agnese, Michele riuscirà a salvare l'istituto.


Considerando che veniva dall'ottimo Grazie ragazzi (2023) e dai due validi documentari su Gigi Riva (Nel nostro cielo un rombo di tuono, 2022) e Gaber (Io, noi e Gaber, 2023), le aspettative su Riccardo Milani e sul suo ritorno al cinema a soggetto con questo Un mondo a parte non potevano che essere alte. E non possono neppure ritenersi del tutto insoddisfatte, sia chiaro, anche se l'opera di per sé non mostra particolare verve o per lo meno quel minimo di volontà di innovare, svecchiare la commedia italiana di questi anni – una commedia basata su stereotipi, frasi fatte e situazioni di una banalità sconcertanti, per essere chiari. Ecco, in questo film le banalità ci sono, ma non sono sconcertanti: ci si può accontentare? Per qualcuno sì, indubbiamente, così come vanno apprezzate senza se e senza ma le prove dei due protagonisti principali, i mai deludenti Antonio Albanese e Virginia Raffaele. Milani ha anche scritto la sceneggiatura del lavoro insieme a Michele Astori; il problema principale, come già rilevato, sta nella scarsa fantasia che caratterizza l'impianto di base della storia: un 'eroe' in fuga dal suo mondo noioso trova la sua dimensione in una nuova realtà ben più stimolante, che d'improvviso però viene sottoposta a una grave minaccia. Minaccia che si dissolverà proprio grazie al contributo decisivo del nostro 'eroe'. La sottotrama rosa è inclusa, si capisce, sebbene la differenza di età tra i due interpreti principali lasci un minimo perplessi. Centodieci minuti scarsi di durata. 4,5/10.

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