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The Mothman Prophecies. Voci dall'ombra

Regia di Mark Pellington vedi scheda film

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La recensione su The Mothman Prophecies. Voci dall'ombra

di Furetto60
5 stelle

Thriller paranormale. Anche se apprezzato da critici e utenti, personalmente non mi ha molto colpito.

Un giornalista del Washington Post, John, alias Richard Gere,è in procinto di traslocare, con la amata moglie Mary, in una nuova abitazione, presso Point Peasant. Dopo aver chiuso il contratto, John e Mary stanno viaggiando alla volta della nuova casa, quando improvvisamente Mary avvista uno strano volatile, tagliarle la strada e per evitarlo sbanda. Ricoverati in ospedale, a Mary viene diagnosticato  un grave trauma cranico, John non ha riportato conseguenze, ha dei ricordi sbiaditi dell’incidente, mentre la moglie pur sotto choc ,rammenta l’orribile visione e confida di esserne ancora perseguitata. Durante gli accertamenti di rito, eseguiti nella struttura sanitaria, Mary scopre del tutto casualmente, come spesso accade, di avere una rara forma di tumore al cervello, un glioblastoma, del tutto inoperabile, infatti muore dopo poco tempo, lasciando nella più totale disperazione il marito, il quale rinverrà nella stanza dell’ospedale,in cui era ospitata la moglie, dei quaderni, dove Mary ha disegnato, una sorta di gigantesco uomo alato, una specie di falena dagli occhi rossi. John due anni dopo, non ha elaborato ancora il lutto, è rimasto un vedovo single e dovendo intervistare il Governatore della California, prossimo candidato alle Presidenziali, si mette in viaggio, per raggiungere la località, ma ignorando come, si ritrova in stato confusionale,in un posto sperduto, con la sua auto bloccata,brancolando in piena notte, per cercare aiuto, bussa alla  porta di un certo Gordon, dalle intenzioni dichiaratamente bellicose, che sostiene di essere perseguitato da tempo dall’ inebetito John, che invece ignora le accuse, che gli vengono rivolte,ed è sempre più disorientato. Quando allertata, giunge sul posto la poliziotta locale Connie Mills, alias Laura Linney , Connor si calma,John si presenta e la situazione si normalizza. Solo allora scopre di trovarsi nella piccola cittadina di Point Pleasant, lei gli confida che da diverso tempo gli abitanti del posto, le raccontano di inquietanti visioni e di strane voci di origine sconosciuta, che predicono imminenti catastrofi, che puntualmente si verificano. John comincia così ad indagare insieme alla bella  Connie,con la quale scatta subito un magico feeling. Aiutato anche da uno scrittore esperto in questo campo, cooptato e obbligato a collaborare, John cercherà di scoprire la verità, che lo riporta a quanto successo due anni prima, provando a cambiare il corso del destino ed evitare l'imminente tragedia, che sta per consumarsi a Point Pleasant, difatti di li a poco ci sarà l’inspiegabile, tragico quanto spettacolare, crollo del ponte Silver Bridge ,in cui perdono la vita 37 persone, ma si salvano sia lui che Connie.

Trasposizione cinematografica del romanzo di John A. Keel, con la regia di Mark Pellington,narra i misteriosi eventi che sconvolsero gli abitanti di Point Pleasant tra il novembre 1966 e il dicembre 1967,dunque i fatti narrati nel libro e riportati nel film si ispirerebbero a eventi realmente accaduti.

Naturalmente ci vuole una bella dose di fantasia e una forte sospensione dell’incredulità, per riuscire ad accettare e accreditare questa “leggenda soprannaturale”

Il thriller “paranormale” è piaciuto molto a spettatori e critici, a quanto leggo. Premettendo che la regia è discreta, alcune sequenze sono suggestive e spettacolari, che ci sono buoni momenti di suspense e che la recitazione di Gere e della Linney è più che apprezzabile, resta però il fatto che la vicenda è del tutto inverosimile e che qualsiasi sforzo per razionalizzarla, finisce col renderla ridicola, nel complesso francamente non mi sembra un film  memorabile.

 

 

 

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