Regia di Mark Pellington vedi scheda film
John Klein (Richard Gere) è un cronista del “Washington Post” e proprio il giorno in cui con la moglie sta per comprare una casa la sua vita viene sconvolta da una serie di eventi misteriosi, di apparizioni, di presagi. Un incidente automobilistico, una rara forma di cancro e soprattutto un’ombra aprono un varco conturbante tra il mondo dei sensi, delle relative certezze e una zona che gli esseri umani mettono in un aldilà pieno di angosce, di dubbi, di suggestioni e di precognizioni. Alle “cose”, alle anime in transito, ai mai morti, ai demoni, ai messaggeri delle tenebre si aggiunge, con questo film, l’uomo-falena (moth-man), che somiglia sia a un angelo nero sia (e non è un’intuizione figurativa inedita) a una macchia di Rorschach. Passati due anni dalla morte della moglie, il protagonista parte in auto per Richmond e si trova in poche ore, a centinaia di miglia di distanza, in un altro posto, a Point Pleasant, nel West Virginia. Una cittadina in cui molti abitanti hanno avvistato una terribile entità che preconizza disastri ed entra in contatto, grazie al telefono, con Klein. Questo thriller sovrannaturale, ben confezionato e ben diretto, si ispira ad avvenimenti reali avvenuti nel 1967 e culminati con una catastrofe.
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