Regia di Mark Pellington vedi scheda film
Dopo un esordio in piena tranquillità, alleggerita da un tocco di ironia e stravaganza, il film prende un ritmo irrefrenabile e solo nella biblioteca si ritrova la pace agognata. I colpi di scena si susseguono, imprevedibili e originali nelle riprese e nelle sequenze. L'insondabilità di ogni supposizione, la mancanza assoluta di certezze e il nemico inavvicinabile e inimmaginabile che rende impotente di fronte a sè qualsiasi uomo sono un cocktail ben fatto. Pur con le sue sbavature, con i suoi punti di debolezza e le sue imperfezioni, la pellicola risulta essere comunque originale e imprevedibile. Inquietante la pressione psicologica sul "numero 37" e l'incidente iniziale girato magistralmente dall'interno dell'auto, con una visione vorticosa del mondo esterno e la difficoltà della macchina da presa e dell'occhio umano di fissare un punto, anche se per pochi istanti: rende perfettamente la perdita di controllo del volante.
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