Regia di Mark Pellington vedi scheda film
Incredibilmente c'è molto di vero in questo film: il Mothman, le centinaia di avvistamenti di cittadini stimatissimi, la cittadina di Point Pleasant in West Virginia, e soprattutto il crollo del Silver Bridge sul fiume Ohio che causò una strage. Però è doveroso segnalare che c'è anche molto di non vero in questo film: avvistamenti e crollo del ponte avvennero rispettivamente nel 1966 e nel 1967, e non negli anni Duemila, non ci fu alcun collegamento tra le due cose, i morti nel disastro furono 46 e non 36, ma soprattutto non venne registrata alcuna profezia, né il Mothman si mise mai in contatto con alcuno. Per finire, tutti i personaggi e le loro interazioni sono frutto della fantasia dello scrittore John Keel e dello sceneggiatore Richard Hatem, quindi tutto ciò che si vede nel film lascia il tempo che trova. La sensazione è che si siano presi due fatti storici (gli avvistamenti e il crollo del ponte), già di per se incredibili e inquietanti, che siano stati gonfiati e infiorati oltremodo per ottenere un thriller/horror "for the sake of it", per soddisfare il grande pubblico che chiede forti emozioni. Il risultato è accettabile, ma certamente non esaltante.
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