Regia di Morgan S. Dalibert vedi scheda film
Buon poliziesco
Alban Renoir da voce e corpo all'agente speciale Adam Franco, infiltrato in un organizzazione malavitosa comandata da Victor Pastore ( Erik Cantona gigione). Il piano è arrivare al terrorista Moktar, ricercato dalle polizie di mezzo mondo. Le cose sono come sembrano, ed in più ci si mette il piccolo Jonathan Pastore, figlio del boss, che stringe un legame affettivo con Franco a complicare le cose.
Poliziesco muscolare che non solo avvince grazie ad una trama piena di colpi di scena e voltafaccia, ma che è anche capace di dare spessore ai personaggi e alle tragedie che si portano dietro.
Bene il pupillo dell'action francese del momento, Lenoir, ex stuntman che ha il fisico ed il grugno giusto, ma bene anche la regia di Dalibert, capace di scaraventare la strada e le sue leggi direttamente negli occhi dello spettatore, grazie ad una messa in scena che alterna momenti introspettivi ad altri di pieno furore , ben sostenuta da un montaggio ed una sceneggiatura che, sebbene non brilli per immediatezza , alla fine fa tornare i conti attraverso uno splendido e sofferente epilogo, che svela la triste verità delle cose condannando i colpevoli al sangue e alla morte.
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