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Un altro Ferragosto

Regia di Paolo Virzì vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un altro Ferragosto

di mck
8 stelle

Aspe’… Ricominciamo.

 

Certo, “Ferie d’Agosto” : “Un Altro Ferragosto” = 1996 : 2024, e la Storia è il miglior critico (e magari il prossimo film di Nanni Moretti, del/nel 2026, s’intitolerà “Maggio” e non “Novembre”), eppure il 2052, per chi di voi nel frattempo non si sveglierà un giorno o l’altro osservando i cipressi dalla parte delle radici (un caro saluto a the Kolors), triangolerà meglio l’evoluzione della situazione.

Un Altro Ferragosto” (le cui due ore reggono benissimo per ¾ per poi tenere il passo sino al tavianiano “guizzo” partigian-costituente finale, mentre gli ultimi fotogramma e battuta sono lasciati a Lorenzo Fantastichini) inizia programmaticamente con “Elettro Debate” di Carlo Virzì, un esplicito remix (montato s’un bellissimo volo di drone) delle “voci lontane, sempre presenti” di/da “Ferie d’Agosto”, direttamente da “un [quarto di] secolo fa”, mentre oggi “morono tutti”, “è ‘na strage” (e chi pronuncia queste battute finirà sul fondo del Tirreno), e “i ceti subalterni votano contro i loro interessi”, o (Fabrizio "Fabio" Ciavoni “insegna”) non votano, ch’è quasi lo stesso.

Ed effettivamente la traversata (soggetto di Paolo e Carlo Virzì che sceneggiano con Francesco Bruni, fotografia di Guido Michelotti, montaggio - stacchi giustissimi: da confrontare con quelli del tutto sbagliati di, esempio a caso, “Vita da Carlo” - di Jacopo Quadri e musiche di Battista Lena) storica da Ursula (Hirschmann) ad Ursula (von der Leyen) è, purtroppo, abbastanza (“È uno stato di grazia, il fallimento!”) devastante, passando extra-filmicamente per un’altra Ursul’ancora: “La storia siamo noi: quasi nessuno si senta escluso.”

 

 

Solo una nota ulteriore estrapolata dal tautologicament’eccellente cast (Silvio Orlando, Laura Morante, Sabrina Ferilli, Christian De Sica, Vinicio Marchioni, Anna Ferraioli Ravel, Gigio Alberti, Emanuela Fanelli, Paola Tiziana Cruciani, Raffaella Lebboroni, Claudia Della Seta, Silvio Vannucci, Rocco Papaleo, Raffaele Vannoli, Maria Laura Rondanini, Liliana Fiorelli, Ema Stokholma, Emiliano Bianchi, Lorenzo Saugo, Patrizio Orsini, Milena Mancini e il piccolo Lorenzo Nohman) eterogeneamente confermato – a parte, per causa di forza maggiore, i resisi nel frattempo defunti: Ennio Fantastichini, Piero Natoli, Mario Scarpetta, Evelina Gori e Oumar Ba – e rinnovato: ottima la restituizione allo spettatore della complicità attoriale instauratasi tra Andrea Carpenzano (“la Terra dell’Abbastanza”) e Agnese Claisse.

Infine: perché il maestro Paolo Bologna from Montefiascone è interpretato dal fumettista Marco Scalia? Che c’avevi da fa’, maestro, nell’estate del 2023, per rimbalza’ Paolo Virzì & C. a ‘sto modo? Che c’ha Montefiascone de così bello che Ventotene te fa così schifo, eh? Oppure è Paolo Virzì che vuo’ fa’ lavora’ solo gli amici sua? E comunque “Buona sera, volevo di’ al regista che ‘sto film m’è piaciuto tanto. Cioè, me so’ persa l’inizio, però da quando ho visto io… ammazza! M’ero pure seduta per sbajo qua perché non m’annava più de cammina’, m’ero stufata, invece… bello, bello bello, complimenti!” - “Grazie…” - “No, ‘n’attimo! ‘Sto film è bello, perché ce dice ‘na cosa fondamentale: che la vita è ‘na merda. E ‘nfatti al protagonista, coso, quello che fai te, no?, poraccio, je succede de tutto, cazzo!, e lui sta là che insiste, ce prova, se impegna… Niente, ‘n se fa’ niente, tutto inutile. So’ d’accordo: è tutto inutile.” - “Comunque fu definito da Aprà un film sulla speranza, pensi che la giuria di Pesaro…” - “Ma ‘sti cazzi della giuria de Pesaro, io sto a fa’ ‘n’antro discorso. Sto a di’ che ‘sto film è bello… perché dice la verità finalmente: la gente fa schifo, apposta ce arriva addosso solo la merda! Pure il virus, la guerra, la crisi del caldo, ‘sti cazzo de duemila gradi che fanno che tra ‘n po’ annamo a foco [“Siccità”] ce l’ha mannati nostro signore Gesù Cristo pe’ sterminacce tutti, perché ce odia! Je stamo sur cazzo e manco poco e c’ha ragione! Stamo a mori’, oh! Stamo a mori’ e annamo in giro a salva’ le balene… ma chi se le incula le balene?! È finita! Avemo rovinato tutto perché facciamo cacare! Nessuno vuole bene a nessuno, a ognuno je frega solo delle cazzatine sue: dovemo mori’ tutti!, e se lo meritamo! Dovemo mori’ tutti e pure male!”

 

 

* * * ¾ (****)

 

Aspe’… Ricominciamo.    

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