Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Altre ferie, altri scontri tra vicini, altre umane miserie in cui rimestare alla Virzì maniera. Ma l'età non sembra essere passata solo per i protagonisti.
Girone di ritorno nell'incontro-scontro tra visioni diverse, generazioni diverse, stili di vita diversi, ma solito risultato, anche dopo decenni in cui di traghetti ne sono salpati molti dall'isola di Ventotene. Virzì gioca furbescamente la carta nostalgia, impiega il medesimo cast, i medesimi luoghi e similmente la medesima evoluzione della trama costruendo una commedia agrodolce sui malesseri di oggi, che poi erano anche quelli di ieri. Un film sulle uguglianze nelle disgrazie e sulle differenze nelle apparenze. Rispetto alle precedenti ferie si ha però meno mordente, meno energia espressiva, anche meno da dire, benché le tematiche siano assolutamente attuali. Anche il ritmo è meno frizzante, cosa che limita il lato comico come pure quello drammatico, rimanendo un film emozionalmente ordinario. Coloro che ricordano bene il precedente agosto passeranno metà del tempo a pensare "no, dai, ma guarda come è ora". Radical chich.
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