Regia di Yurek Bogayevicz vedi scheda film
Siamo sempre nell'ambito delle vicende vissute da dei bambini, il filtro è quello dell'infanzia e quindi le argomentazione come questa dello sterminio degli ebrei è vista in questa ottica, ma diciamo pure che ritroviamo il mondo infantile con tutti i suoi conflitti ed la riproduzione del mondo dei grandi. Certo qui il dramma dello sterminio degli ebrei si fa sentire,ma vengono curati in particolare i rapporti umani che si creano, senza eccessivi addolcimenti e con una realtà in crescendo formativo ben condotta. Gli sguardi, i silenzi, i tradimenti e le fedeltà di onore, di cui l'infanzia è portatrice, sono il leitmotiv di tutto il film. Nessuna originalità sulla storia è presente, ma il senso del racconto è ottimo, e il tema della perdita dell'innocenza, tema ricorrente al cinema, è svolto in maniera discreta, anche se sottolineata purtroppo in certi momenti in maniera plateale, in special modo dal personaggio del piccolo che si vuole immedesimare nella figura di Cristo. Un misto produttivo, fra Polonia e Usa, cerca la traccia di un mercato più ampio, ed di ambedue i mondi si trovano le tracce di metodo che le caratterizza, non riuscendo a trovare la giusta sintesi e l'equilibrio giusto.
Una storia di infanzia rubata
Una regia a fgrosse linee giusta, ma che si perde in nun equilibrio produttivo troppo scoperto
Un volto che non si dimentica, dal Sesto Senso in poi
a figura laterale del prete
Il piccolo Tolo, forse un po' troppo esposto
Sa evolversi nel personaggio
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta