Regia di Mauro Borrelli vedi scheda film
E' tutto un déjà vu. Niente di nuovo, a parte la complicazione esoterico-religiosa, che comunque non migliora certamente questo film, che metto direttamente nel dimenticatoio. voto 3
Il silenzio degli innocenti rimaneggiato in modo disastroso. Dopo mezz'ora volevo interrompere la visione, ma ho voluto resistere fino alla fine. Serial killer copione di un serial killer in attesa di condanna a morte. La detective che entra in confidenza col carcerato, fino ad arrivare alle lacrime, raccontando la sua storia di ragazza abusata. Dopo queste confidenze, l'Artista si decide ad aiutare la detective nella risoluzione del caso. Gli omicidi sono talmente ben copiati da far pensare che il copione abbia realmente conosciuto l'Artista.
La deriva religiosa della trama confonde molto le idee. L'artista disegna perfettamente dei volti che in qualche modo sono legati all'assassino.
Mentre parla con la detective, crea in poco tempo una scultura in argilla, perfettamente somigliante, per poi regalarla alla detective dicendogli che "la verita' e' dentro noi stessi". Da quella frase, Mary intuisce che la soluzione sta dentro la scultura: infatti scavando nell'argilla trova un biglietto con l'indirizzo dell'assassino. Il paranormale va sempre bene quando non si hanno idee per come far proseguire la trama in modo "normale".... Infatti ci sara' un para-finale, per concludere un film che pare normale...
Killer copione, come il 90% della trama. Sconsigliato.
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