Regia di Volker Schlöndorff vedi scheda film
Un buon film, idealista ma, allo stesso tempo amaro, il cui pregio maggiore è di raccontare e trasmettere episodi ed emozioni amarissime ma in maniera leggera. La prima parte evidenzia ciò che tanti e tanti ancora ci hanno detto e mostrato (e che tanti ancora ci diranno e mostreranno. Un male?) le contraddizioni tipiche dell'estremista fanatico, imbevuto di parole e slogan, la seconda invece, decisamente migliore, si concentra sulla vita di una dei terroristi, ampliando il discorso, superando il solo piano politico-ideologico fino ad arrivare ad una cinica considerazione del proprio passato, che ci pesa inevitabilmente addosso e dal quale non si può fuggire, che ci incide le azioni, il presente ed il futuro e così fa pure a chi è attorno a noi. Arriva ad analizzare anche la buffa e ignorante psicologia dei piccolo borghesi, della classe media, condizionata dai media, che si ferma, come sempre ha fatto e sempre farà, all'apparenza, vogliosa di una giustizia di comodo e superficiale, che punisca ciò che va punito per "monito sociale".
I colori, la fotografia e la regia, la colonna sonora ma soprattutto le interpretazioni lo rendono ancora più riuscito, efficace e bello.
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