Quando Rita, terrorista facente parte della Raf, si rende conto del fallimento della lotta armata è costretta a passare alla clandestinità. La donna si rifugia nella Germania dell'Est dove la Stasi le fornisce una nuova identità. D'ora in poi sarà conosciuta da tutti come l'operaia Susanna Schmidt. Da questo momento in poi per l'ex terrorista inizierà un travagliato periodo fatto di continui cambiamenti di residenza e di identità.
Note
Il regista non si assegna il ruolo di giudice, ma attraverso una storia vera-romanzata mostra lo sbriciolamento di un'utopia rosso sangue e le profonde contraddizioni di coloro che contribuirono a crearla. Il sapore che resta nello spettatore è quello amaro di scoprire che tutto ciò che rimane di quelle vicende è un cumulo di vite buttate nella spazzatura; innanzitutto quelle delle vittime del terrorismo e poi anche quelle dei carnefici, vite allo sbando sfruttate dai servizi segreti di mezzo mondo e in fondo intrise anche loro di quella morale borghese e imperialista contro cui credevano di lottare. È un film intenso e disarmante, con il colore plumbeo di quegli anni e che disegna un desolante ritratto della vita dell'Est dove il sospetto e il tradimento erano il pane quotidiano di una vita grigia in cui il massimo divertimento era una gita fuori porta con una Trabant. Un film impreziosito dalla qualità del cast che ottenne a Berlino nel 2000 l'Orso d'Argento assegnato ex aequo a Bibiana Beglau e Nadja Uhl.
Ancora una volta, meritoriamente, il cinema tedesco fa i conti con il terrorismo e con il suo passato recente di paese diviso. Che cosa resta dopo la rapina, dopo l'attentato, dopo lo sparo? Vuoto e silenzio, paura e senso di precarietà. "Come si convive con quel passato?" domanda una collega, che ha riconosciuto nella protagonista la terrorista ricercata dalla polizia della Germania Ovest.… leggi tutto
Rita fa parte di un gruppo terrorista di ideologie social-comuniste che, tra le altre cose - tra Germania Ovest e Francia - svaligia banche in segno di rivolta e protesta.
Film interessante e ben girato dal regista tedesco Volker Schlöndorff. La storia può essere divisa in due parti. Nella prima viene mostrata la vanità (stupidità) dei terroristi, che in… leggi tutto
Mal girato, sembra effettivamente fatto negli anni 70, con lo stesso stile e la stessa pochezza registica che allora accontentava spettatori di bocca buona, purchè ricalcasse gli ideali semirivoluzionari di allora, e come la trama è un guazzabuglio di situazioni stile sitcom che potrebbe andare avanti all'infinito aggiungendo nuovi amanti, nuovi incontri e prolissando nei triti… leggi tutto
Mal girato, sembra effettivamente fatto negli anni 70, con lo stesso stile e la stessa pochezza registica che allora accontentava spettatori di bocca buona, purchè ricalcasse gli ideali semirivoluzionari di allora, e come la trama è un guazzabuglio di situazioni stile sitcom che potrebbe andare avanti all'infinito aggiungendo nuovi amanti, nuovi incontri e prolissando nei triti…
Rita fa parte di un gruppo terrorista di ideologie social-comuniste che, tra le altre cose - tra Germania Ovest e Francia - svaligia banche in segno di rivolta e protesta.
Film interessante e ben girato dal regista tedesco Volker Schlöndorff. La storia può essere divisa in due parti. Nella prima viene mostrata la vanità (stupidità) dei terroristi, che in…
I movimenti di popolo spontanei (spero) che da un pò di tempo infiammano gli stati del Nord Africa mi portano a ripensare a tutte le sommosse popolari che nei secoli sono servite ad abbattere governi…
Ancora una volta, meritoriamente, il cinema tedesco fa i conti con il terrorismo e con il suo passato recente di paese diviso. Che cosa resta dopo la rapina, dopo l'attentato, dopo lo sparo? Vuoto e silenzio, paura e senso di precarietà. "Come si convive con quel passato?" domanda una collega, che ha riconosciuto nella protagonista la terrorista ricercata dalla polizia della Germania Ovest.…
Uno dei migliori film tedeschi usciti in questi ultimi anni.Ha l'aria di film festivaliero(io lo vidi al Premio Flaiano)ma superato il primo approccio riesci ad assaporare un'opera destinata a rimanere marchiata a fuoco nella memoria.E'una disamina sugli anni del terrorismo della Germania Ovest(piaga ancora aperta)e su quello che succedeva dall'altra parte del muro con una limpidezza di sguardo…
Un pugno nello stomaco, un film importante pesantissimo e perfetto. L'oscurità, il senso di lugubre, di tristezza e soprattutto di una grandissima e sofferta solitudine della protagonista principale. Un film sobrio, veramente stupendo ed emozionante, il finale lascia un grandissimo senso di angoscia. Non so quanto ci sia di oggettivo sul terrorismo nei fatti narrati in questo film, ma che sia…
Un buon film, idealista ma, allo stesso tempo amaro, il cui pregio maggiore è di raccontare e trasmettere episodi ed emozioni amarissime ma in maniera leggera. La prima parte evidenzia ciò che tanti e tanti ancora ci hanno detto e mostrato (e che tanti ancora ci diranno e mostreranno. Un male?) le contraddizioni tipiche dell'estremista fanatico, imbevuto di parole e slogan, la seconda invece,…
UN FILM BELLISSIMO,PIENO DI AMAREZZA E CONFUSIONE.DESCRIVE GLI ANNI DEL TERRORISMO CON SGUARDO LUCIDO E SENZA PRENDERE LE DISTANZE,MA STANDO ATTACCATO AI SUOI PERSONAGGI,NON GIUDICANDO,MA LASCIANDO CHE LA STORIA PARLI DA SE'.TUTTI GLI ATTORI SONO SPLENDIDI E LA SCENEGGIATURA COMPLESSA ED ARTICOLATA BENISSIMO.DISTRUZIONE DEGLI IDEALI DA PARTE DI ORRENDI POLITICI,VIOLENZA ESTREMIZZATA,BORGHESI…
Volker Schlöndorff dopo alcuni anni di riflessione torna sui corpi e sui luoghi del terrorismo tedesco, tracciando il percorso della diaspora di una terrorista dal suo arrivo in città per partecipare alla lotta armata, sino al tragico epilogo post crollo del muro. Il regista non si assegna il ruolo di giudice, ma attraverso una storia vera romanzata mostra lo sbriciolamento di un’utopia…
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Commenti (1) vedi tutti
Argomento che ho trovato privo di interesse, e non approvo quello che fanno, dicono e pensano in questo film…
commento di wang yu