Regia di Benoît Delhomme vedi scheda film
Remake molto ben riuscito, praticamente una copia conforme di “Doppio sospetto”. Diretto con attenzione alla fotografia invero splendida e pastellata da Benoît Delhomme.
Mothers' Instinct Stati Uniti d'America 2024 la trama: Siamo neglii anni sessanta Alice e Celine vivono una vita nel benessere e sono ottime amiche. Sono sposate con mariti con buoni impieghi ed hanno un figlio maschio di otto anni, la stessa età. Questa armonia ovattata va in frantumi a causa di un incidente, il figlio di Celine muore in condizioni tragiche, cadendo dal balcone, mentre Alice assiste all’incidente senza riuscire ad intervenire. Sospetti, sensi di colpa si uniscono e ci sarà una guerra psicologica tra le due “amiche” che oltre a rivelare l’istinto materno, porterà a terribili conseguenze. La recensione: Il film è il remake del film Doppio sospetto di Olivier Masset-Depasse, a sua volta tratto dal romanzo “Oltre la siepe” di Barbara Abel. Diretto da Benoît Delhomme brillante direttore della fotografia. Ha ottenuto un nomination al Premio César per la migliore fotografia in Artemisia - Passione estrema (Artemisia) di Agnès Merlet (1997). Lo “scenario” per dirla alla francese di Sarah Conradt. Prodotto da StudioCanal, Anton, Freckle Films, Mosaic, Versus Production, Cutting Edge Group Distribuito in Italia da Vertice360. Colonna sonora un valore aggiunto della pellicola di Anne Nikitin. I bellissimi esterni girati nella Contea di Union, nel New Jersey. “Mothers’ instinct è un anomalo thriller psicologico che si rifà al cinema di Alfred Hitchcock e centra il bersaglio, perché il film affascina ed intriga. Magnifiche le due mamme protagoniste “Faccia D’Angelo” Anne Hataway, la diabolica Celine e Jessica Chastain la soave Alice, “respirano insieme” hanno una grande alchimia seducente nei loro bellissimi vestiti pastello, tipici degli anni sessanta. Il film è patinato nella giusta misura e deve tutto il successo al grande affiatamento delle due attrici, anche produttrici esecutive del film. La riflessione che scaturisce dal film è molto importante, perché la perdita traumatica di un figlio oltre ad essere un terribile dolore personale è anche la perdita della sicurezza, perché una madre senza figli non ha più il suo compito da assolvere, si smarrisce. Un’opera struggente e malinconica di un pessimismo cosmico, molto pregevole ed al contempo tesa e compatta. il regista sa costruire la tensione e la giusta malsana atmosfera con scoppi di violenza sottotraccia, con un finale buonista e con un “lieto fine” artefatto dove inaspettatamente la colpevole e manipolatrice Celine la farà franca, c’è stato il peccato, ma non il castigo. Le due attrici sono bellissime e molto in parte ed anche il bambino il figlio di Alice recita in modo naturale. Raramente l’animo femminile è stato indagato così bene e mi sovviene il grande esempio di un regista contemporaneo Todd Haynes, un pregevole cantore dell’animo femminile. Un film così ben girato, con riprese di giardini curati ed ambienti raffinati ed eleganti va visionato rigorosamente sul grande schermo, solo così la magia del cinema ha la capacità di penetrare le menti ed emozionare il cuore in senso puramente estetico, che appaga tutti i sensi corporei e psichici. Interpreti e personaggi Jessica Chastain: Alice Anne Hathaway: Celine Josh Charles: Damian Anders Danielsen Lie: Simon
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