Regia di Iris Kaltenbäck vedi scheda film
CANNES 2023: SEMAINE DE LA CRITIQUE / TFF 41 - CONCORSO
La bella e malinconica Lydia è una infermiera specializzata in ostetricia, molto impegnata e motivata nell'espletare le sue mansioni di levatrice in un'ospedale parigino.
Il giorno in cui il fidanzato la lascia, corrisponde alla notizia che la sua migliore amica scopre di essere incinta. Intanto Lydia ha occasione di trascorrere un'avventura sessuale con un mite autista di bus di origini serve, che tuttavia si dilegua presto.
Dalla maternità sofferta della cara amica, unita al disagio di una solitudine latente, farà si che Lydia si trovi a progettare quasi per caso un meccanismo diabolico per riattivare a sé l'amante occasionale distratto e disaffettivo.
Fino a mettersi davvero nei guai, perdendo anche la solidarietà dell'antica amica del cuore. L'opera prima della brava regista Iris Kaltenbäck, ex giovane avvocatessa dedicatasi a tempo pieno all'amato cinema, è uno studio accorato ed approfondito degli orrori della solitudine, e dei devasti che esso crea in chi si trova, impotente e scoraggiato, ad affrontare di petto le drammatiche dinamiche.
Un ottimo esordio, riuscito anche grazie ad una prestazione superlativa di Hafsia Herzi, attrice feticcio di Kechiche, splendida con quel suo sguardo che ammalia e crea disagio per la malinconia composta ma genuina che riesce a trasmettere in chi la guarda e ne rimane letteralmente incantato.
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