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Star Wars - Episodio 2 - L'attacco dei cloni

Regia di George Lucas vedi scheda film

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La recensione su Star Wars - Episodio 2 - L'attacco dei cloni

di Antisistema
4 stelle

Secondo film e secondo round, George Lucas dopo essere ritornato dietro la macchina da presa dopo oltre 20 anni, dirigendo il primo film di una trilogia prequel di Star Wars che nelle intenzioni del suo autore, dovrebbe far luce sul passato di Anakin Skywalker, l'antagonista e personaggio cardine della trilogia classica.
Qualcosa però è andato storto, nonostante gli oltre 900 milioni al botteghino, l'accoglienza critica della Minaccia Fantasma (1999) è fortemente negativa, venendo accusato dai più di essere (giustamente), un baraccone pieno di effettoni speciali (pietosa e ad oggi datata) e zero storia. Al secondo giro con Star Wars Episodio II - L' Attacco dei Cloni (2002), Lucas è costretto a correre ai ripari, quindi Jar Jar Binks viene relegato a mera comparsa che spiccica si e no 4-5 dialoghi, finalmente vediamo Anakin Skywalker (Hayden Christensen) cresciuto e apprendista Padawan del maestro Jedi Obi Wan Kenobi (Even Mc Gregor) e assistiamo all'inizio della famosa guerra dei cloni di cui s'era fatto cenno nella vecchia trilogia tra la Repubblica ed i vari pianeti separatisti.

 


Il tono si fa un po' più serio e l'inizio del film con l'inseguimento aereo forsennato per la città-pianeta di Coruscant, mostra un George Lucas incredibilmente rifiorito, riuscendo a stupire ancora oggi lo spettatore, con questo turbine velocistico di macchine volanti che sfrecciano ad alta velocità, vuoti vertiginosi e un ritmo ben calibrato. 
Purtroppo tale sequenza è l'unico lampo in un film molto scialbo e per il resto dimenticabile. Lucas non è mai stato un bravo regista e né uno sceneggiatore accorto, tutto questo si palesa quando le strade di Anakin e Obi Wan Kenobi si suddividono; il primo è incaricato di proteggere Padme (Natalie Portman) ora senatrice, il secondo invece deve investigare su un pianeta non segnato sulle mappe, in questo modo per la restante parte della pellicola sino al finale, abbiamo una narrazione parallela gestita molto male.

 



La storia d'amore tra Anakin e Padme è da latte alle ginocchia, il problema risieds nel tono fortemente teen e dei dialoghi scult come "Il bacio di prima ha aperto una ferita, ora aspetto un altro bacio che la rimargini". 
Con delle declamazioni amorose che saccheggiano tutti i cliché possibili ed immaginabili degli ultimi 100 anni di cinema (Lucas compie ogni errore possibile in tale frangente) e quello che dovrebbe essere un melodramma dalle forti passioni che muovono i due protagonisti, assistiamo a due figure ridotte a personaggi di una telenovela (con tanto di sfondi artefatti e fasulli ed un lago di Como tristemente spettatore di tale scempio), il tutto è affossato dalla direzione attori e da perfomance recitative molto al di sotto del livello di guardia. Natalie Portman é costretta su un tono piatto e monocorde (e continua a cambiare abiti ed acconciature da una sequenza all'altra come se fosse ad una sfilata a Parigi), però il punto dolente è Hayden Christensen, un vero e proprio cane.

 


L'attore canadese che ho avuto il dispiacere di vedere nell'orribile Jumper (2008), già mi aveva mostrato le sue incredibili doti attoriali, ma qua si supera di gran lunga. Nella sequenza in cui confessa di aver sempre amato Padme, seppur servito da dialoghi mediocri e da una scrittura deficitaria (praticamente l'antagonista di Star Wars trae la sua origine da un complesso di Edipo? Che banalità Lucas...), l'attore recita con il trasporto emotivo di un bradipo (cazzo hai davanti Natalie Portman!) mostrando un campionario di espressioni una più ridicola dell'altra. Il tonfo lo tocca quando su Tatooine, deve mostrare i primi segni del passaggio al lato oscuro... non credo che l'espressione che Christensen adopera in quel momento comunichi tale inizio di trasformazione. In sostanza, Lucas spende milioni per effetti speciali, ma due spicci per un attore più capace o un aiuto sul set, nonché adoperare inquadrature diverse per mascherare la pochezza recitativa di alcuni suoi interpreti, non è proprio capace. Obi Wan Kenobi invece è protagonista di un acchiapparello con il cacciatore di taglie Jango Fet, lungo mezza galassia, sino ad arrivare a Genosis, luogo in cui si nascondono i leader separatisti.

 


Su Genosis ecco che Lucas colpisce ancora e al posto della macchina da presa, ci ritroviamo il PC che praticamente dirige il film ed il risultato è una pastrocchiata totale, con sequenze action le quali sembrano essere dei veri e propri filler nell'avvenimento principale, che poco si legano tra loro (che senso ha Jango Fet calpestato da quella specie di rinoceronte? Tra l'altro la CGI é oscena).
La fatica, il sudore e l'epica nel vedere tanti Jedi in azione, si perde in un tripudio di green screen (Christopher Lee spaesato), lucine colorate, dialoghi non sense (basta con questi mercanti della federazione con quell'accento russo) polvere fintissima, illuminazione scadente e zero senso del pericolo. Se l'omaggio era al Gladiatore, Lucas ha fallito miseramente.
Rivediamo anche il nostro Yoda che dopo 10 anni continua a meditare senza mai arrivare a risolvere un cavolo... sto consiglio Jedi continua ad essere un carrozzone parastatale a spese dei contribuenti; alla fine il gran maestro Jedi è più efficace quando mena con la spada laser, per lo meno si rende concretamente utile, anche se nel finale spara un altro quesito enigmatico sul fatto che su tutto sembra essere calato l'ombra del lato oscuro... naturalmente meditare (a spese dei contribuenti) a lungo dovrà.

 


Meglio o peggio del film precedente? Un po' meglio si, ma il risultato in relazione alle aspettative e alla libertà creativa sia produttiva che di budget, è fallimentare ugualmente alla fine dei conti. Lucas purtroppo commette l'errore di affogare il film negli effetti speciali e di non mettere questi ultimi al servizio della storia, riuscendo a confezionare solo una bella sequenza l'inseguimento ad inizio film e due inquadrature discrete in controluce.
Ai botteghini fece 200 milioni in meno del film precedente, realizzando oltre 700 milioni, ma fu il primo Star Wars a non essere il campione d'incassi della sua annata. Le critiche furono tiepidamente positive (d'altronde fare peggio della Minaccia Fantasma era impossibile), ma se pensiamo che contemporaneamente a questo film c'erano blockbuster come Spider-Man 2 di Sam Raimi (2002) ed erano usciti i primi due film della Trilogia del Signore degli anelli di Peter Jackson, che ridefinira' i canoni del blockbuster, questo mediocre Attacco dei Cloni, può solo uscirne con le ossa non rotte, ma disintegrate.

 

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