Regia di Andrew Dominik vedi scheda film
Davvero un buon film d'esordio, con inevitabili ma perdonabili difetti da inesperienza. Con una storia e un personaggio del genere era facile strafare; invece Dominick è riuscito miracolosamente a mantenere in equilibrio una storia che poteva prestarsi ad esagerazioni ed effettacci. Magnifica fotografia supersatura, dai bianchi abbaglianti della zona di massima sicurezza del carcere ai rossi e gialli delle prevalenti riprese notturne, agli ocra e grigioverdi della casa dello spacciatore.
Ringrazio il dio dei festival per aver ispirato gli organizzatori del Sundance 2000 a invitarlo, non avremmo mai scoperto quanto sia immenso Eric Bana; che un attore così fosse fino ad allora relegato a fare il comico televisivo ha dello stupefacente.
Nota sull'edizione italiana: l'ho visto in una rassegna estiva in versione doppiata e il doppiaggio in sé non è male, Gioele Dix è un ottimo attore e si sente, buona la traduzione e anche le altre voci, attori di chiara impostazione teatrale (di cui purtroppo non ho potuto leggere i nomi: come al solito sui titoli di coda luci accese e tutti in piedi) che hanno volutamente appesantito la dizione con toni e cadenze dialettali milanesi, all'inizio sconcertanti ma poi per nulla inappropriate.
Quella che purtroppo è indecente è l'edizione del sonoro: le battute scorrono nude nel vuoto cosmico, praticamente privo di rumori di fondo. A volte il sonoro in presa diretta può essere fastidioso, ma questo è inascoltabile - per apprezzarlo davvero mi toccherà procurarmi il dvd e rivederlo in v.o.
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