Regia di Thien An Pham vedi scheda film
La Camera d’or all’ultimo Cannes, stra meritata.
Camera d’or all’ultimo Cannes stra meritata. Una serie di scene strutturate magistralmente: dall’apertura costruita su un continuo gioco di livelli visivi e sonori, che richiama da vicino il suo precedente cortometraggio Stay Awake, Be Ready passato alla Quinzaine des Réalisateurs nel 2019, segno di una cifra stilistica già evidente (per dire, il collegamento mentale tra le due opere mi è venuto subito, anche se non mi ricordavo assolutamente che il regista fosse lo stesso); al piano sequenza di quasi venti minuti che parte da un cortile pieno di animali, per poi (pro)seguire un viaggio in moto su strade dissestate, raggiungere un’abitazione, spiarne le conversazioni da distante per poi avvicinarsi ed entrare nella casa, tramutandosi in un gioco di luci, ombre e colori di chiara impronta caravaggesca, tant’è che si conclude con la traslazione nella scena del suo quadro L'Incredulità di san Tommaso, diventando con ogni probabilità la sequenza dell’anno; all’incubo / visione dei tori, un frammento con una potenza onirica che non vedevo dalla scena iniziale del bambino e dei cani sotto la tempesta di Post Tenebras Lux.
Comunque i momenti memorabili come i riferimenti potrebbero essere tantissimi: dall’eleganza formale di un Wong Kar-Wai, alla profondità di immagine che struttura scena e sguardo ripartendoli su più livelli come in Tsai Ming-liang, all’astrazione contemplativa di Weerasethakul.
Un esordio sorprendente da vedere necessariamente sul grande schermo e un regista di cui d’ora in poi non si potrà più prescindere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta