Regia di Werner Herzog vedi scheda film
L'esistenza, immutabile, sempre uguale, la noia della quotidianità nei giorni che si ripetono, senza alcun senso, portano alla follia chi è dotato di una sensibilità "diversa". Avverte attorno a sè questa immobilità-eternità-morte, e la respinge. In Stroszek cominciano i "segni di vita", e si ribella.
Qui sta il senso della rivolta del protagonista, che dichiara guerra a tutto e a tutti, compreso il sole.
Inevitabile che l'unico frutto di questa rivolta totale, sia solo, tristemente, una sedia incendiata.
Tutto è immutabile ed eterno, nell' isola di Stroszek. Nel mondo, nella società.
Vorrei che Herzog lo avesse girato qualche anno più tardi... sarebbe stato un 10/10. Rimane comunque straordinario in tantissime seguenze, la musica e l'uso già eccelso (a 25 anni) dei silenzi.
Voto 8/10
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