Regia di Raúl Ruiz vedi scheda film
Un'altra perla da parte del grande Ruiz, per il suo abituale interrogativo sul "pilota del gioco", nel grande dubbio che unifica metafisico e quotidiano, qui più che mai. La stessa risoluzione del motivo (ideale per evitare un'ambiguità finale troppo "clichè") porta una chiarezza solo superficiale: e l'uso della telecamera - "l'occhio" - è un'altra trovata di genio. L'atmofera, di cui Ruiz è creatore sublime, riflette l'ambiguità generale tra un piano più borghese, come accomodarsi su un divano e discorrere col personaggio di Ariane delle stranezze del mondo mentre la Parigi elegante si colora della pioggia, e il mistero più spettrale che aleggia su di noi.
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