Regia di Bitto Albertini vedi scheda film
Uno dei primi film sulla grande rapina, filone all'italiana, a seguito del capostipite Sette uomini d'oro (Marco Vicario, 1965) e più o meno coevo del Colpo maestro al servizio di sua Maestà britannica di Michele Lupo; Albertini, passata ormai la quarantina e con un discreto trascorso da direttore della fotografia (anche con Lucio Fulci e Sergio Corbucci), esordisce con questa pellicola dietro la macchina da presa. Nulla di eccezionale, la trama è decisamente banalotta (soggetto e sceneggiatura dello stesso regista), ma considerando il ritmo e l'azione si può ritenere questo Supercolpo da 7 miliardi - notare come il numero 7 ricorra spesso nei titoli del filone - quanto meno un prodotto riuscito. La star (nei limiti della situazione, insomma) del film è l'americano Brad Harris, già visto in numerosi peplum mitologici; lo scenario internazionale e i cambi di ambientazione presenti nella trama già fanno presagire molto della futura carriera di Albertini regista, spesso e volentieri impegnato in contesti esotici con cinema 'da cartolina'. 4/10.
Un faccendiere deve portare dal Sudafrica in Inghilterra, per conto di un affarista, un grossissimo e preziosissimo diamante. Molti saranno gli intoppi sul suo cammino, compresa la volontà del faccendiere stesso di fare il doppio gioco.
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