Regia di Bitto Albertini vedi scheda film
Discreto mix fra "SETTE UOMINI D'ORO" (ridotti a quattro, con il quarto membro che è una donna), "I SOLITI IGNOTI" e le atmosfere e le super-pupe degli 007 all'italiana, dove i nostri devono rubare un diamante da un riccone mezzo matto. Quel che manca a questo film di sono dei protagonisti dai volti più indovinati, perché c'è l'ironia giusta.
Discreto mix fra "SETTE UOMINI D'ORO" (ridotti a quattro, con il quarto membro che è una donna), "I SOLITI IGNOTI" e le atmosfere e le super-pupe degli 007 all'italiana, dove i nostri devono rubare un diamante da un riccone mezzo matto. Le idee ci sono (l'eroe che finge la sua morte, durante una gara di motoscafo, per gabbare la sua vittima), i momenti divertenti, i colpi di scena (è, comunque, interessante scoprire chi è che frega chi e quando lo fa) e gli sganassonni ai cattivi pure (è comunque un film di Bitto Albertini, quello dei tre Supermen); mancano, ahimé, i grandi attori, perché se il capo non fosse stato Brad Harris (troppo muscoloso e mono espressivo, per interpretare un credibile ladro, che vorrebbe anche essere simpatico - avrei capito Giuliano Gemma, con la sua faccia da schiaffi, ad esempio e il suo ghigno sarcastico -), ma un attore come si deve avremmo un film veramente di culto, o almeno più nominato dai cultori dei film di genere. Simpatici l'intagliatore di diamanti e il suo merlo, perché regala alcuni momenti ironici e simpatici, assieme al cattivo, che si vanta dei suoi numerosi tesori, esposti in una galleria nascosta della sua villa, notevole Elina de Witt, peccato gli manchi quel quind che fece di culto personaggi di finzione, come la Fujiko, di Lupin III e/o la Eva Kant, di Diabolik (nonostate c'è una scena, quando la ragazza, in indumenti intimi, che viene ripresa dalle telecamere, purtroppo, in bianco e nero). Medio.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta