Regia di Frank Darabont vedi scheda film
Maccartismo, scambio di persona, filippica buonista finale: cosa chiedere di più al cinema americano? Jim Carrey che fa l'attore impegnato non è il massimo in quanto a credibilità, ma va detto che se la cava dignitosamente. Certo che film come questo sono completamente inutili e non aggiungono nulla, se non un ulteriore strato di patetico-a-stelle-e-strisce, alla storia del cinema. Scarsetto e spropositato in lunghezza (due ore e mezza).
USA, 1953. Uno sceneggiatore in odore di comunismo perde la memoria in un incidente; accolto in un paesino, viene scambiato per un soldato dato per disperso da 8 anni. La nuova vita finisce entro breve, quando è chiamato a deporre davanti alla corte con l'accusa di comunismo. Lui fa una filippica buonista e ovviamente i giudici e l'opinione pubblica gli danno ragione, sovvertendo completamente il loro atteggiamento aggressivo tenuto fino a un attimo prima. Tutti felici e contenti, etc.
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