Regia di Baloji vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 2023: UN CERTAIN REGARD - TFF 41, CRAZIES: miglior film / CINEMA OLTRECONFINE
Il congolese Koffi è stato ripudiato da sua madre in gioventù in quanto considerato uno "zabolo", che in swahili significa stregone, portatore di malvagità e disgrazie.
Questa circostanza lo ha invogliato a partire fino a trasferirsi in Francia.
Più che trentenne, sposato con una francese bianca, l'uomo si convince a far ritorno in Congo per rinsaldare i legami e visitare la sua famiglia, accompagnato dalla sua compagna bianca, ora incinta. Ma la visita va tutt'altro che bene, poiché gli antichi rituali e le mai sopite superstizioni delle tribù locali lo continuano a perseguitare.
In più la circostanza che sua moglie sia in attesa di due gemelli, viene posta a conseguenza della malattia del padre, la cui vita i suoi familiari ritengono venga a poco a poco succhiata via per permettere la nascita dei gemelli.
Un calvario tra antiche ossessioni, leggende e sogni premonitori molto simili ad incubi ad occhi aperti.
Già al Festival di Cannes il film Augure si era fatto notare, nella categoria del Certain Regard, come una produzione originalissima e affascinante, per quanto un po' ostica e complessa da seguire senza farsi prendere dal dubbio di non aver saputo cogliere tutte le suggestioni che la vicenda racchiude.
Ed ancora più i misteri che nasconde nel rapporto ostico, ma spesso privo di spiegazioni, che divide il protagonista dai suoi familiari.
Ma Augure, opera terza del regista e rapper belga di origine congese Baloji, nonostante la difficoltà menzionata di calarsi nelle situazioni che racconta, o meglio evoca, si rivela un prodotto ad alta capacità di suggestione in grado, almeno a tratti, di catturare lo spettatore in un contesto magico, sinistri, per nulla banale.
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