Regia di Gérard Krawczyk vedi scheda film
Scoppiettante action comedy francese, capace finalmente di prendere in giro tutto il cinema d'azione moderno. Interpretato da un Jean Reno in forma smagliante che ironizza sul suo più celebre personaggio, Leon, il film, diretto con stile fumettistico, ironico e velocissimo da Gerard Krawczyk, è una sarabanda vivacissima di situazioni esplosive, spesso molto divertenti se non irresistibili, una playstation movimentata e irrazionale, volutamente superficiale nei caratteri, semplicissima nella trama, esagerata e assurda nei momenti di pura azione, costantemente e allegramente sopra le righe. Scritto e prodotto da Luc Besson, che, nel soggetto, richiama proprio "Leon", (in fondo anche qui c'è una ragazzina da salvare da criminali spietati, la yakuza giapponese, rappresentata in toni decisamente macchiettistici, occhiali scuri e abito nero alla Matrix) "Wasabi" convince per la giocosa consapevolezza con cui ironizza su un genere che Hollywood ha portato alla rovina. L'ispettore di polizia Hubert (novello Callaghan dai modi ruvidi e spicci, vedere come riduce il povero figlio del prefetto) conquista per la sua simpatia, per la facilità con cui riesce a risolvere anche le situazioni più intricate (considerato come sventa una rapina effettuata da un gruppo di travestiti) o fa parlare i testimoni (per lo più a suon di cazzotti), per la sua capacità di non prendersi mai troppo sul serio. Da culto la sequenza in cui mentre la ragazzina fa spese al supermercato Hubert si sbarazza con la dovuta tranquillità e come se nulla fosse di una banda di gangsters, appostati ad ogni angolo del locale. "Wasabi" è molto più intelligente di quanto possa sembrare a prima vista e forse rappresenta l'unico modo di realizzare oggi film d'azione, evitando inutili e spesso ridicoli sforzi di credibilità sulla base di sempre più sofisticati effetti speciali. Da segnalare la piccola partecipazione di Carole Bouquet, nei panni della paziente fidanzata del protagonista.
Voto: 7
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