Regia di Gérard Krawczyk vedi scheda film
Il poliziotto Hubert Fiorentino (Jean Reno) è un agente i cui metodi non vanno tanto per il sottile. In seguito ad una serie di disavventure dovute proprio ai suoi modi bruschi, il commissario di zona decide di metterlo a riposo, proprio mentre dal Giappone arriva la notizia della morte della sua vecchia fiamma: una ragazza che lo aveva abbandonato 19 anni prima e della quale Hubert sente ancora la mancanza. Arrivato in Giappone, questi apprende di essere padre di una ragazzina quasi maggiorenne. Aiutato da un suo ex collega che lavora ancora nel paese del sol levante, Hubert scoprirà tante verità e dovrà affrontare numerosi pericoli: il primo dei quali è quello di comunicare alla ragazzina, che crede che il genitore sia un poco di buono, che lui è suo padre…
Ancora Jean Reno che s’incrocia con l’estremo Oriente (Ronin), da cui apprende certe regole, ma soprattutto certe dinamiche; ancora un Reno infallibile e spietato, anche se meno metodico (Leon): Wasabi sembra un incrocio, nel complesso meno riuscito, di tanti film francesi degli ultimi 15 anni, in cui si commistionano azione, suspense e buoni sentimenti. Il film è discretamente fatto, ma non convince appieno.
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