Regia di Gérard Krawczyk vedi scheda film
Fiorentini, un ispettore di polizia francese ed ex agente dei servizi segreti viene convocato in Giappone da un avvocato per ritirare gli effetti personali e leggere il testamento di una giovane donna deceduta improvvisamente. Costei è Miko, l’amata di Fiorentini, che lo aveva abbandonato 19 anni prima senza un motivo apparente, lasciandogli solo un biglietto.
Qui Nel Sol Levante l’ispettore scopre di aver avuto dalla donna una figlia, oggi 19enne, la quale eredita dalla madre una cospicua somma, ben duecento milioni di dollari. Prima che Miko venga cremata, Fiorentini preleva dalla salma dei campioni e li consegna a Momò (un suo ex collaboratore che vive in Giappone da tanto tempo) per farli analizzare. Il risultato delle analisi conferma i sospetti del poliziotto, la donna è stata uccisa. E mentre da un lato il novello padre si occupa dell’esuberante e spendacciona figlia, ignara di tutto, dall’altro indaga per scoprire chi ha ucciso Miko e cosa si cela dietro la sua morte.
Dopo il grande successo di “Leon”, un’opera impegnativa e drammatica, Luc Besson firma anche questa sceneggiatura e affida al protagonista non più il ruolo dell’incolto e spietato killer, ma del poliziotto istruito, con un pungente umorismo e dai modi non proprio gentili. Un film leggero e scanzonato diretto dal regista Gerard Krawczyk che ancora una volta è abile a mescolare azione e comicità.
Curioso il titolo del film che fa riferimento a una scena nella quale il protagonista mangia del wasabi, una piccantissima salsa verde, con disinvoltura come se fosse un dolcetto. Jean Renò convince anche in questo ruolo e si conferma come uno degli attori più rappresentativi del cinema francese.
Classica pellicola di intrattenimento
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