Regia di Felipe Gálvez vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 2023: UN CERTAIN REGARD - TFF 41 : FUORI CONCORSO/ CINEMA OLTRECONFINE
Al confine tra il Cile e la Cordigliera argentina, nel 1901, un ricco ed avido possidente terriero (Alfredo Castro) assolda un tenente dell'esercito americano dal fisco passato, un bieco mercenario ed un meticcio molto abile a sparare, per liberare i suoi esteri territori ancora da esplorare dalla ingombrante presenza delle popolazioni indigene, rimaste isolate da ogni influenza di progresso, ma anche risoluti a difendere il proprio status. Dinanzi agli occhi allibiti di Segundo, questo il nome del meticcio dall'animo buono, si consuma la violenza più truce e disumana in nome di una conquista che non trova giustificazione alcuna.
Venuti ad una resa dei conti con un ufficiale americano pazzo e sadico, il tenente, assieme a Segundo e ad una nativa barattata in sostituzione del mercenario, giustiziato dal folle ufficiale, cercherà di fare ritorno alla base per fare rapporto al proprietario delle terre.
Dopo oltre sette anni una spedizione governativa si metterà sulle tracce di Seguendo e di quella che ora è la sua sposa, rimasti isolati a vivere di pesca ed allevamento, per ottenere le testimonianze cruciali di una violenza arbitraria e cieca che ora lo stato cileno intende finalmente perseguire.
L'opera prima da regista di Felipe Gálvez, responsabile anche della sceneggiatura che vede coinvolto, assieme al regista e a Antonia Girardi, il gran cineasta Mariano Llinás, è stata una delle grandi sorprese della sezione Certain Regard di Cannes 2023. Un film duro e di denuncia delle brutalità comminate ai nativi Selk'nam che ha dato luogo ad un vero e proprio genocidio.
Meravigliosamente ambientato tra le pianure infinite di una Terra del Fuoco severa quanto abbacinante per bellezza e purezza, il film disegna un percorso di morte che solo lo sguardo sdegnato, attonito per l'impotenza e disgustato del mite Segundo riesce a definire in modo esaustivo e pertinente.
Gálvez riesce a rendere palpabile la brutalità che anima l'uomo e che lo ha reso ancora una volta protagonista di azioni e persecuzioni degne di una belva quale non può esistere in tutto il resto del mondo animale.
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