Regia di Rodrigo Moreno vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 2023-UN CERTAIN REGARDS/ TFF 41 - FUORI CONCORSO Moran e Roman (nomi non a caso dal medesimo anagramma) organizzano assieme un colpo alla medesima banca in cui lavorano, decidendo democraticamente di prendersi il denaro che avrebbero guadagnato nei restanti venticinque anni di carriera per poterne disporre senza lavorare.
Nulla di più, ma anche nulla di meno. Il piano prevede che Moran esegua il colpo e immediatamente si autodenunci, avendo calcolato i tempi di detenzione in "soli" tre anni: un sacrificio giudicato affrontabile. Un periodo per cui vale la pena sacrificarsi e vivere con la medesima somma dedicandosi finalmente a ciò che più piace realmente fare, abbandonando per sempre lo stress ed una routine lavorativa dai connotati giudicati tossici e altamente controproducenti al benessere della persona.
Per riuscire nel progetto, Maron trova in Ramon il suo perfetto tassello di completamento: l’uomo infatti avrà la responsabilità di custodire la somma affiché venga poi suddivisa equamente con il proprio socio per dare avvio al tanto agognato futuro di serenità.
Ramon sulle prime è di nuovo e pare desistere, ma poi, ripensando alla somma e alle opportunità all'orizzonte, decide non solo di accettare, ma anche di scappare di casa, facendo sua quella donna che rappresenta finalmente ‘la sua dolce, ideale metà’.
Peccato che costei abbia incontrato, prima di lui, anche il suo socio che, non meno di lui, si è fatto irretire dalle grazie della ragazza.
Suddiviso in due lunghe parti, Los delincuentes si sviluppa in una sua prima storia “tattica”, attraverso la quale il colpo del disperato Moran si avvia a prendere forma in ognuno dei suoi diabolici e assai scaltramente preventivati dettagli.
La seconda parte invece si occupa di dar sfogo al mondo dei desideri dei due complici, quasi sempre perennemente distanti l’uno dall’altro, ma insieme uniti da un progetto che li vedrà comunque solidali. Uniti fino a che il beffardo destino non ci metterà spietatamente lo zampino, trovando una donna che unisca, ma anche divida i due complici e colleghi.
Rodrigo Moreno trova il modo di scatenare tutto il proprio felice istrionismo narrativo attraverso una storia che trasuda sipari e situazioni concatenate da eventi che il tempo non fa combaciare, se non quando i fatti hanno reso impossibile l’avverarsi di certi incastri così diligentemente preventivati.
D’altro canto la mente del progetto, Moran (Daniel Elias), è una individuo indefesso nei confronti del suo progetto, uomo risoluto e disposto a qualsiasi sacrificio pur di mettere a punto il suo piano. Ramon (ben reso da Esteban Bigliardi), che pare un alternativo e non meno belloccio e parimenti non eccessivamente scaltro Alan Ford dei fumetti, riesce tuttavia a cavarsela egregiamente anche quando tutti gli stanno con il fiato sul collo, a partire dall’investigatrice assicurativa che lo marca a vista con sospetti su ogni fronte.
Per caso, ma forse nemmeno troppo, questo personaggio di donna dura e risoluta è interpretato da Laura Paredes, la protagonista dell’indimenticato e ancor più fluviale Trenque Lauquen, recente produzione El Pampero.
Los delinquentes è un film che, dal punto di vista dello stile narrativo, accomuna piuttosto bene la pellicola di Laura Citarella, vista ad Orizzonti al Festival di Venezia 2022, a questa di Rodrigo Moreno che, attraverso il suo puntiglioso intreccio narrativo scomposto, si preme di divenire un monito semiserio contro il capitalismo sfrenato e l’ossessione alla produttività senza compromessi.
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