Regia di Thomas Cailley vedi scheda film
In un futuro imprecisato, un gene sta mutando le persone in strani animali. Tra queste c'è la moglie di François (Duris), che - insieme al figlio sedicenne Émile (Kircher) - si mette alla ricerca della donna, a dispetto degli avvertimenti delle autorità statali circa la pericolosità di questi esseri mutanti. Ma nel frattempo anche Émile comincia a manifestare i primi segni di questa trasformazione. Suo padre saprà comunque stargli vicino, mentre alcuni compagni di scuola lo dileggiano.
A nove anni di distanza dall'opera di 'esordio (The Fighters), il quarantaquattrenne francese Thomas Calley torna dietro alla macchina da presa con un fantasy che è un romanzo di formazione che si dipana su tre piste narrative: quella del rapporto padre-figlio (la principale), quella del coming of age del ragazzo e quella meramente fantascientifica. Ma è proprio su quest'ultima che si gioca buona parte di un'opera loffia, con momenti in cui pare di rivedere il King Kong del 1933 (tanto sono scadenti gli effetti speciali), nella quale la metamorfosi umana sembra essere usata come allegoria di un'umanità in parte in simbiosi con la natura, mentre dall'altra si profila l'insidia di una deriva sempre più xenofoba.
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