Regia di Todd Haynes vedi scheda film
76° FESTIVAL DI CANNES 2023 – IN CONCORSO
A Savannah l’attrice Elizabeth Berry (Natalie Portman) è attesa ospite nella casa di Gracie (Julianne Moore) e del marito Joe (Charles Melton) che intende conoscere perché sta preparandosi a girare un film sulla loro storia interpretando proprio Gracie.
Trattasi infatti di una coppia molto particolare che all'inizio della loro relazione ventiquattro anni prima affollò le pagine delle cronache di costume e giudiziarie, essendo lui un ragazzino di 13 anni e Gracie una donna sposata di 36 con un figlio coetaneo del nuovo fidanzato. La donna venne arrestata ma l'amore continuò e la coppia è rimasta da allora sempre insieme, sposandosi e generando figli che ora sono giunti al diploma.
Elizabeth si immerge nella vita della donna che dovrà interpretare, passando molto tempo con lei, col marito, e incontrando altre persone coinvolte: il primo marito , i figli di primo letto, l'avvocato difensore. Elizabeth si rende così conto che in questa famiglia che vuole presentare un'immagine di forza dell'amore che ha sconfitto tutti i pregiudizi si nascondono , nemmeno troppo in profondità, moltissimi aspetti disfunzionali. Gracie vuole dare l'immagine di essere molto benvenuta nella comunità si Savannah, ma in realtà i suoi dolci fatti in casa vengono ordinati per gentilezza da un piccolo numero di clienti ricorrenti e qualcun altro le invia scatole piene di escrementi. Il suo rapporto con i figli di entrambi i matrimoni è a dir poco problematico, vedi i commenti sul vestito che la ragazza sta scegliendo per la consegna dei diplomi, mentre il figlio maggiore sembra ancora completamente scombinato e traumatizzato. Joe invece manifesta ancora numerosi tratti adolescenziali e il suo rapporto coi figli che hanno una quindicina anni meno di lui è imbarazzante per entrambe le parti. Soprattutto la coppia non ha mai discusso né affrontato le implicazioni della differenza d’età all'inizio della loro relazione, punto sul quale Elizabeth non può non notare come Gracie sia chiusa a qualsiasi autocritica o riflessione sulle sue azioni, autogiustificandosi in maniera granitica ed inflessibile.
May December di Todd Haynes si configura come un originale, approfondito e sottile studio di caratteri, scritto con arguzia e messo in scena con maestria dal regista, che enfatizza i passaggi determinanti con un incalzante commento musicale.
Il film è anche un grande duetto di attrici Portman-Moore, che nella scena dello specchio vediamo affiancate e speculari, apparentemente complici ma in realtà diffidenti. Gran prova della Portman in primo piano quella in cui Elizabeth prova a interpretare il testo del la lettera che Gracie invio a Joe all'inizio rapporto e la Portman sembra trasformarsi nella Moore che interpreta il suo personaggio. Potrebbero vincere insieme la Palma d’oro alla migliore attrice protagonista.
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