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La zona d'interesse

Regia di Jonathan Glazer vedi scheda film

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Jean12

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La recensione su La zona d'interesse

di Jean12
8 stelle

Tra la banalità é il male.

Polonia, anni Quaranta. Rudolf Höss e la sua famiglia vivono nella quotidianità all'interno della cosiddetta "zona d'interesse", in un'area vicina al campo di concentramento di Auschwitz. La moglie Hedwig (Sandra Hüller) cura il giardino, mentre il marito Höss (interpretato da Christian Friedel) è il comandante del campo di concentramento. La famiglia trascorre le loro giornate tranquille in piscina o andando a pescare, sembrerebbe lo spaccato di una vita e di una routine comune, ma a pochi passi, oltre il muro, si consuma l'orrore….

 

La Zona di Interesse (2023) di Jonathan Glazer, vincitore del premio Oscar 2024 come migliore pellicola straniera, ha dato risalto a tutta la sua creatività e il suo estro.

 Questa pellicola é un misto tra capolavoro e tecnica con stili differenti, é non comuni, iniziando dal sonoro ché potrebbe già da qui spiazzare lo spettatore, dove é più abituato vedere un film, piuttosto che ascoltarlo, il regista non voleva far vedere, ma sentire gli "orrori“.

Altro tema è stato l’uso della termocamera,(inusuale da vedere in un film) tanto da farci scorgere il lavoro notturno della bambina da un altra prospettiva, dove la bambina nasconde le mele nel fossato, laddove il giorno dopo i prigionieri del campo devono lavorare.

Sapiente é stato il montaggio, che è molto ritmato e bilanciato così da contrastare "i tanti tempi morti“ del film  o delle scene lunghe,oppure le scene senza dialoghi, usando stacchi netti e avvolte molto veloci, tanto da non accorgersi della trama lenta.

Il Cast e molto fresco ma alla altezza della performance. Ottima le colonne sonore di Mica Lievi che da un tocco di inquietudine nel punto giusto.

La conclusione é di non aspettarsi un film convenzionale sulla Shoah o come i film simili,perché alla fine potrebbe deludere le aspettative,ma di aspettarsi un film più creativo con una visione d’autore.

Sicuramente del emergente regista inglese si sentirà ancora parlare di lui.

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