Regia di Jonathan Glazer vedi scheda film
Un film che diventa un’installazione artistica dell’orrore
Più che un film sembra una installazione artistica fatta di rumori, suoni, brusii, reperti inquietanti, dialoghi surreali. Il male è fuori, sfiora ma non tocca invece chi è all'interno della villetta con piscina, dimora del capo nazista (e famiglia) che orchestra lo sterminio. Il male non si vede ma si sente e l'effetto è ancora più devastante. Il contrasto fra la normalità della famiglia nazista e l'orrore al di fuori è anche una metafora della nostra indifferenza verso la sofferenza altrui. Un film imperdibile, non certo godibile, fastidioso e noioso allo stesso tempo. Siamo oltre il cinema.
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