Trama
La giovane musicista Tony, legata sentimentalmente ad Alberto professore di paleontologia all'università, si sta per diplomare in composizione. L'incontro con Vittorio, amico di vecchia data del docente, rischia di fare emergere la depressione che cova nel suo animo. Infatti mentre Alberto, sempre dolce e disponibile, rivela la sua implacabile natura razionale e lucida, in Vittorio, selettivo nel rapporto con gli altri, emerge inaspettatamente un mondo fatto di affettività e di dolcezza. Tony che si è innamorata di Vittorio entra in crisi depressiva.
Note
È assai arduo trasbordare e poi inseguire in un film le mine vaganti della psiche, e questo debutto affaticato ed esageratamente "cinefilo" (Antonioni, Bresson, Tarkovskij e Bellochio di cui la Pirani è stata assistente) lo confermano un'altra volta. Il percorso dell'autrice, che firma anche la sceneggiatura basandosi su un saggio del celebre Fagioli letto sulla rivista dal titolo bellocchiano "Il sogno della farfalla", fa propria la dimensione della realtà ovattata che non può vedere poiché svilita e affranta dalle nebbie interiori, senza riuscire tuttavia a dispiegarla, a farla librare come la presunta "ribellione" finale vorrebbe far credere. La sensazione, in sostanza, è che la Pirani abbia usato la cinepresa come una forma di terapia antidepressiva. Ma ciò che risulta, e si "sente", è un cinema analgesico più che analogico, che può servire all'autore paziente ma poco o niente all'impaziente spettatore. Thekla Reuten è bella, ma lascia scampo.
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.