Regia di Jacques Rivette vedi scheda film
Rivette gioca con una delle storie più vecchie del mondo, il non aver chiuso definitivamente con il proprio passato sentimentale, e le inevitabili conseguenze sui nuovi compagni che pagano e scontano il passato dell'altro. Tutti prima o poi rischiano di imbarcarsi in un mare di ulteriori e pericolosi intrecci amorosi. Un gioco appunto, in cui il teatro, lavoro dei due interpreti, diventa (anche un po' prevedibilmente) specchio dell'anima e dei sentimenti veri e non esprimibili apertamente. Gli intrecci amorosi potrebbero ricordare Rohmer, ma Rivette li filma più dall'interno, dall'anima, e non con lo sguardo esterno simil-documentaristico Rohmeriano. Dialoghi bilingue (italiano e francese) per un intreccio che sfocia in un finale che più gioco di così non si può. Bravissima Jeanne Balibar che ha il ruolo perno e più tormentato della narrazione.
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