Trama
Camille e Ugo sono rispettivamente l'attrice e il regista di una compagnia teatrale italiana che sta portando in scena a Parigi "Come tu mi vuoi" di Luigi Pirandello. Camille è l'unica attrice francese della compagnia, e manca da Parigi da quando si è separata dolorosamente da Pierre. Per Ugo, invece, la permanenza in città è l'occasione per verificare se veramente esiste un manoscritto inedito di Carlo Goldoni, impresa che lo porterà a conoscere Dominique. Passato e presente, teatro e vita si confondono, il destino mescola le carte.
Note
Jacques Rivette (classe 1928), regista che fece parte della grande onda della Nouvelle Vague assieme a Chabrol, Godard Resnais, Rohmer, Truffaut, ci porta a passeggio tra le recite della vita, del palcoscenico e del set. Rivette è poco conosciuto nel nostro paese. Da noi sono usciti soltanto alcuni dei suoi molti film (ultimi "La bella scontrosa", 1991 e "Giovanna d'Arco", 1994). Nel suo bellissimo film i girotondi d'amore si intrecciano, Pirandello si mescola a Goldoni, il piacere del teatro incrocia lo sguardo aguzzo del cinema e Rivette si esibisce in un esercizio di alta acrobazia tra rigore e naturalezza, lucidità calcolata e sorprese imprevedibili. Cinema leggero e sofisticato, energia comica e pause di riflessione, vaudeville e melodramma, intrigo giallo (c'è un anello rubato) e screwball comedy. Deliziosa l'ultima mezz'ora quando si sciolgono tutti gli intrighi: ovviamente su un palcoscenico.
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Commenti (4) vedi tutti
Va bene il contesto scenografico, ma anche nelle scene fuori dal palco la sensazione è sempre la stessa. Statico e mai avvincente. Solo nel finale regala un po' di brio e qualche piccola sorpresa.
commento di bebabi34Chi lo sa?…perchè ho deciso di guardare questo film! Rivette sarà pure bravo e famoso, e le sue capacità riconosciute a livello internazionale, ma il suo film è poca cosa, e di una durata interminabile.
commento di slim spaccabeccoVoto 6. [19.12.2008]
commento di PPIl teatro non si può racchiudere in una scatola da 28 pollici. Il film di Rivette non mi è piaciuto: troppo lungo, eccessive le caricature dei personaggi, fastidioso il costante richiamo al teatro.
commento di sonicyouth