Regia di Keishi Ohtomo vedi scheda film
FAR EAST FESTIVAL 25 - CONCORSO
"Warring-couple and warring-armies saga".
"Warring-coupe and warring-armies saga"
Al Far East Festival nr. 25 è tempo del Giappone d’epoca feudale, e con il filmone in cappa e spada The Legend & Butterfly, del regista nipponico Otomo Keishi, la sensazione è proprio quella di tornare al cinema della “Chambara”, ovvero al genere in costume proprio dei vecchi maestri giapponesi del calibro di Akira Kurosawa e Kenji Mizoguchi.
Con doverosi inevitabili distinguo, che rendono questi ultimi maestri indiscussi con i loro capisaldi della cinematografia mondiale, mentre questo film a elevato budget resta il tentativo di riportare in auge un genere inevitabilmente legato a un cinema magico e potente che è difficile ricreare in modo altrettanto autorevole.
Nel cast sontuoso di un film lungo quasi tre ore e colmo di grandi scene di massa e di battaglia, spiccano, nel ruolo dei due sposi di un matrimonio di convenienza, i due ottimi attori Kimura Takuya e Ayase Haruka.
Nel 1549 il matrimonio che unisce il rozzo Nobunaga alla sofisticata e astuta, oltre che bellissima Nohime, figli di due potenti feudatari confinanti, è poco documentato dalle pagine di storia e ha permesso di romanzarne le vicissitudini, che in questo film sono il fulcro di tutta la narrazione.
Nobunaga si trova costretto dal padre a sposare Nohime, che non a caso la fantasia popolare ha soprannominato vipera, per la capacità di manipolare e condizionare chi le sta accanto, secondo i suoi interessi.
Pertanto l’approccio della coppia, dopo i rituali di un matrimonio tanto fastoso quanto privo di alcun sentimento, risulta condizionato da una reciproca diffidenza che dura a lungo.
Inoltre la ragazza si dimostra abile anche in ruoli e tecniche di combattimento riservate agli uomini, finendo addirittura per mortificare e frustrare il consorte.
Solo dopo il 1560 Nobunaga e Nohime , senza discendenti dopo un aborto spontaneo della giovane, inizieranno a rispettarsi reciprocamente, quando una potente invasione nemica fa sì che Nohime fornisca al marito le tattiche per spuntarla sul nemico più potente e numeroso.
Quel successo, dopo una battaglia sanguinosa, rinsalda la coppia e dà vita a un’intesa che unisce finalmente l’utile alla passione.
Nulla a questo mondo è mai risultato eterno, ma il sodalizio dei due farà sopravvivere il regno che ha unito i rispettivi possedimenti per oltre un trentennio, fino ad un finale tragico in cui, tuttavia, il protagonista ha l’ardire di immaginarsi un lieto fine che la storia reale invece non ha potuto permettere.
Il filmone in cappa e spada che riprende audacemente la tradizione dei maestri immortali ed inimitabili sopra citati, tenta di riaprire un genere che, nell’ultimo trentennio, ha trovato, soprattutto nei paesi vicini al Giappone, estimatori anche di grande livello (in Cina il grande autore Zhang Yimou ad esempio), che hanno innovato il genere volgendo lo stile del combattimento sulla tipologia, tipicamente cinese, della cosiddetta “wuxia”, con acrobazie in grado di sfidare ogni legge di gravità e anche ogni realismo.
Il film in questione invece ci riporta in un Giappone feudale frammezzato tra regni e piccoli stati grandi come città, in perenne guerra tra di loro.
L’originalità del film, che tuttavia non brilla mai per una narrazione veramente incalzante, ma appare talvolta afflitto da momenti di stasi che compromettono in parte una brillante scorrevolezza, sta proprio nella volontà di condizionare gli eventi storici alle rutilanti vicissitudini di una coppia a suo modo rivoluzionaria quanto apparentemente male assortita, che solo nella difficoltà impara ad apprezzarsi fino a far brillare quella luce di passione che pareva spenta definitivamente.
Il filmone, forte di scene di massa notevoli e di riprese a pieno campo di lotte e stermini di massa indubbiamente ben strutturate ed impegnative, vince soprattutto quando si concentra sulle ragioni intime di una unione indotta e forzata, che solo il caso riesce a trasformare in una magica e vincente strategia di coppia passionale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta