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Hidden Blade

Regia di Er Cheng vedi scheda film

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La recensione su Hidden Blade

di alan smithee
6 stelle

locandina

Hidden Blade (2023): locandina

FAR EAST FESTIVAL 25 - CONCORSO

Al Far East Festival nr. 25, nella sezione del Concorso, il thriller ad accurato sfondo storico Hidden Blade consente allo spettatore di tornare a rivivere i momento cruciali dello scontro cino-nipponico in terra cinese attraverso episodi di spionaggio organizzati da due personaggi freddi e lucidi in grado di andare avanti ognuno col proprio piano segreto, fino alle estreme conseguenze.

Un film complesso diretto con perizia ed eleganza dal regista Cheng Er, e che richiede una costante concentrazione da parte dello spettatore, ma che regala momenti di cinema davvero unici per modalità di ripresa e di ricostruzione di ambienti e situazioni storiche.

Nel cast primeggiano due star come Tony Leung Chiu-wai, attore feticcio di Wong Kar-wai e star internazionale, ed il giovane ottimo Wang Yibo.

LA TRAMA:

Il direttore della sezione del Partito Comunista si infiltra tra le redini del governo fantoccio suddito dei giapponesi, per cercare di impedire che il Giappone si imponga alla guida del paese.

Ma l’uomo, di nome He, non ha tenuto conto del controspionaggio giapponese, che trova il suo più audace avversario nel comandante nipponico Watanabe, mentre il giovane ambizioso funzionario Ye si presenta come il suo più concreto nemico da affrontare per poter sviluppare una rete di intelligence che possa fornire informazioni alla resistenza antigiapponese.

Un complicato intreccio di flashback cerca di svelare poco per volta la doppia personalità di due dei personaggi coinvolti, mentre il conflitto procede e la popolazione finisce sempre per pagarne le conseguenze più drammatiche e sanguinose.

Hidden Blade

Come in ogni giallo spionistico che si rispetti, in Hidden Blade pochi personaggi restano fedeli al ruolo che li vede interagire inizialmente con i dettagli di una storia già complessa presa per via sommaria.

Attraverso una tecnica di ripresa elegante, ed una fotografia che riesce a rendere concreta l’idea del devasto che la guerra provoca sulla popolazione inerme ed innocente. il film di Cheng Er si sviluppa attraverso un elegante percorso ad ostacoli che richiede allo spettatore sforzi e concentrazioni notevoli, ma che regala anche una tensione genuina grazie ai cambi di registro e ai colpi di scena che ridisegnano, lungo la concitata vicenda dai connotati storici tracciati dalla storia e dai libri ad essa dedicati, il corso degli eventi.

Il film si sviluppa sotto forma di un thriller complesso e sfaccettato, che coinvolge numerosi personaggi ognuno quasi sempre portavoce di una posizione nascosta che finisce per manifestare lungo il tortuoso corso degli eventi.

Non semplice da seguire, il film tuttavia è in grado di affascinare lo spettatore immergendolo addentro alle maglie di un conflitto sanguinoso ove è difficile scorgere il bene o il male facilmente contrapposti tra invasori e sottomessi.

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