Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE
È uscito nelle sale francesi, abbinato a La voix humaine (da una nota pièce di Cocteau) con Tilda Swinton (visto a Venezia qualche anno fa), in un mix lungo appena un'ora ed un minuto intitolata Expérience Almodovar, il cortometraggio western glamour, gettonatissimo a Cannes e perso proprio a quel festival, che ha visto il ritorno sulle scene di Pedro Almodovar. In circa quaranta minuti di film accade che due cowboys, Silva e Jake (rispettivamente Pascal e Hawke), si ritrovino per caso quando il primo giunge di passaggio alla città in cui il suo vecchio amico esercita il ruolo ufficiale di sceriffo.
I due hanno un passato segreto di passione che li ha uniti, ma poi anche separati, probabilmente a causa della difficoltà a gestire quella relazione giudicata scandalosa, sicuramente inopportuna, e pure vietata. La notte ritrova i due uomini in una intimità piacevole come quasi non ricordavano entrambi, ma le prime luci del mattino inducono il nuovo arrivato a dileguarsi per dare corso alle faccende che lo hanno spinto a percorrere quei luoghi.
Si chiariranno bene le connessioni ed ogni segreto, e dopo una sfida cruciale tipica del mondo brutale del West, sarà il senso del valore familiare ad avere la meglio su ogni altro sentimento ed istigazione ad agire.
La famiglia intesa nella sua accezione più allargata, foriera dello sviluppo dei più disinteressati ed autentici sentimenti di fratellanza ed amore possibili. Con Ethan Hawke e Pedro Pascal, ottimi entrambi: due amanti clandestini di gioventù, che il caso riunisce assieme, uno garante della legge, l'altro ai limiti dell'illegalità.
Pedro Almodovar torna in scena con un piccolo simpatico, improbabile e colorato western dei sentimenti attraverso cui due rudi uomini agli antipodi riscoprono il valore e l'importanza del nucleo come funzione essenziale di vita.
Sarà sufficiente uno sguardo finale, rassicurato e complice, per dissipare ogni eventuale dubbio al riguardo.
Vestiti coloratissimi, Pascal serissimo col giacchino fashion verde biliardo, arredi fantasticamente vintage con copriletti che paiono quelli della nonna, al servizio di un piccolo film adorabile supportato da una produzione coi fiocchi, che non rinuncia nemmeno stavolta alle fissazioni cromatiche e stilistiche del grande cineasta spagnolo.
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