Regia di Michael Lehmann vedi scheda film
Se i teen-movie ruotano intorno all’ingresso in società della nuova generazione di americani, passando per il ballo di fine anno e il “fare sesso” per la prima volta, quando gli attori maturano e il contesto sociologico cambia, uno dei rovelli di una sceneggiatura da commedia, può essere l’astinenza. Voto, espiazione, purificazione del corpo e della mente, quaresimale impegno di Matt, un seduttore canaglia, dal cuore spezzato e con un impiego modernissimo: web designer in ufficio pieno di ragazzi scemi e scapigliati e ragazze belle e tentatrici (divertente la partecipazione di Griffin Dunne).
L’idea non è fulminante, ma si presta all’invenzione di varie gag e situazioni di raccordo e, soprattutto, a posizionare, sul versante romantico-brillante, Josh Hartnett, spogliandolo delle divise di “Pearl Harbor” e “Black Hawk Down” cui ci aveva abituato e saggiandone la tenuta (dobbiamo dire con buoni risultati) di performer e di sex-symbol, come eventuale erede di Brad Pitt e del più stagionato e ormai in declino Richard Gere. Matt dovrà resistere nel suo proposito, incalzato dalle tentazioni della carne, dalla sindrome del “vedo nudo”, dalla dolcezza dell’amore per Erica (Sossamon) incontrata in un non-luogo tipico (una lavanderia) e così tanto desiderata da essere sfiorata sensualmente con un fiore.
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