Regia di Michael Lehmann vedi scheda film
Grandissima pu*****ta! Americanata inutile. Era proprio indispensabile distribuirlo?!
Un tizio, bruttino, impazzisce quando la ragazza lo molla, resta senza la sua principale fonte di sesso. Il risultato è che comincia a scoparsi qualsiasi zoccola che incontra per poi scegliere la chiara castità cristiana per liberarsi dall’ossessione per il copulare e per la ex. Peccato che gli amichetti intelligenti e genii di maturità si mettano a scommettere su quando crollerà. Se voleva essere una critica alla società statunitense maschilista basata interamente sull’ossessione maschile della prestazione ha toppato. Ma diciamocelo, è solo un pretesto per richiamare nelle sale quel branco di sbarbatelli che si eccita appena vede una coscia e che è cresciuto con Britney Spears con le sue mutazioni da ragazzina tutta mamma e chiesa a prostituta legalizzata e modello da seguire e con l’idea che gli Stati Uniti d’America siano portatori di un biblico way of life.
Complimentoni a Lehmann.
Una mano del signore. L’unico personaggio decente perché per una volta rappresenta un prete per quello che è...più o meno.
È carina non c’è che dire ma non riesce proprio ad uscire dal filone adolescenziale. Un peccato.
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