Regia di Guido Manuli vedi scheda film
La storia di Aida e Radames non cessa di emozionare e lo dimostra “Aida degli alberi”, rilettura a cartoni animati diretta da Guido Manuli, uno dei grandi nomi dell’animazione italiana. In questa versione Aida è la figlia del Re di Arborea, presa prigioniera dalle truppe di Petra e lì ridotta in schiavitù. Arborea, regno lussureggiante e Petra, regno delle grandi costruzioni di pietra e dedito al culto del dio infero Satam, si fronteggiano duramente e solo l’amore puro tra Radames e Aida può sconfiggere l’odio tra le due potenze. La musica di Verdi scompare per far posto a quella del maestro Morricone e il lieto fine ben si adatta a un cartone natalizio. Nel complesso Manuli realizza un buon compromesso tra cinema d’autore e industriale. Molto interessanti sono le ambientazioni fantasy ideate da Victor Togliani e non guasta un pizzico di comicità introdotta dal personaggio di Kak, il figlio pacifico e giocherellone del Gran Sacerdote del dio Satam, perfido orchestratore di intrighi alle spalle dei due giovani innamorati. Da un punto di vista tecnico non si può non constatare il buon livello dell’animazione 3D e degli effetti speciali che, nonostante budget non paragonabili, non fanno rimpiangere troppo le mega produzioni
delle major.
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