Regia di Robert Hampton (Riccardo Freda) vedi scheda film
Una ricchissima donna muore in un incidente parecchio sospetto. Naturalmente il marito e unico erede è il principale sospettato. Ma proprio quest'ultimo è fortemente convinto che la moglie sia ancora viva.
Intrighi, doppigiochi, scambi di persona, morti tutt'altro che accidentali: A doppia faccia non rappresenta di sicuro una ventata di novità nel cinema, ma ha comunque l'indiscutibile pregio di uscire in sala poco prima del revival del thriller italiano, quello che comincerà nei mesi successivi con L'uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento (1970). Riccardo Freda, artigiano navigato prossimo alla pensione, dirige e scrive questa pellicola potendo contare su un effetto speciale non da poco, cioè la presenza dello stralunato con la faccia da folle Klaus Kinski come protagonista; la trama non è però granchè di originale e la sua conclusione è forse il momento migliore (in buono stile giallistico), peraltro ben evidenziato dalla scelta di aprire il film citando alcuni brani della sequenza finale, naturalmente senza svelare troppo. Nel cast anche Christiane Krueger, Guenther Stoll, Sydney Chaplin, Margaret Lee e Annabella Incontrera; coproduzione fra Italia e Germania Ovest con fotografia di Gabor Pogany accreditato con il nome di Gaber (!) Pogany. Lo pseudonimo sfruttato dal regista/sceneggiatore è l'ormai consueto Robert Hampton. 4/10.
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