Regia di Michael Rymer vedi scheda film
Avevo ammirato la sensualità ambigua e decadente de "Intervista col vampiro" e in particolare il diabolico e tormentato personaggio di Lestat, allora affidato a Tom Cruise; per questo motivo ho voluto vedere questo film che ne riprendeva il protagonista, ma è stato una delusione.
Prima di tutto la storia non è molto originale e non coinvolge per nulla: c'è una regina dei vampiri che torna in vita per dominare sul mondo. Che novità! Ma non bastasse questo pure Lestat è cambiato: impersonato da uno misconosciuto Stuart Townsend, aiutato dal trucco e dal fisico, non certò dall'espressività, ha perso la sua perfidia e cattiveria, ed è diventato solo un vampiro annoiato che vuole sfidare i suoi simili a rivelarsi e che alla fine diventa pure romantico!
La debolezza della sceneggiatura, tratta dall'omonimo libro della saga letteraria di Ann Rice, si unisce ad una regia che crea poca suggestione e si affida invece un pò troppo agli effetti digitali. Di horror neanche a parlarne.
Unica nota positiva l'idea che i vampiri possano somigliare a rockstar, e le rivelazioni sulle origini di Lestat.
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