Regia di Jacques Audiard vedi scheda film
In un’agenzia immobiliare, una segretaria con problemi d’udito viene affiancata da un aiutante appena uscito di prigione. La prima parte del film , di gran lunga la migliore, descrive lo strano rapporto che si crea fra i due: all’inizio lei, che ha una vita priva di affetti e tutta gravitante intorno al lavoro (dove peraltro gli altri la isolano), si mostra brusca, mentre lui si trova spaesato in un ambiente dove non valgono le regole che è abituato a seguire; poi lei comincia ad aiutarlo (quando scopre che dorme in ufficio, gli procura le chiavi di una casa vuota dove poter stare) e in cambio lo usa per prendersi qualche rivincita e per superare le proprie frustrazioni (gli fa commettere un piccolo furto per mettere in cattiva luce un collega che voleva farle le scarpe, se lo porta a una festa per farsi vedere in compagnia dalle amiche): insomma nasce una curiosa storia di non amore, che esclude il sesso (quando lui crede di doversi “sdebitare”, lei lo rifiuta) ma ci gira intorno. La seconda parte ha il torto di concentrarsi su una vicenda noir (lui progetta un furto sfruttando la capacità di lei di leggere le labbra di chi parla) che si rivela molto meno interessante della definizione psicologica dei personaggi: un vero peccato. Menzione speciale per i due protagonisti, la Devos bruttina con stile e Cassel sensualmente stropicciato.
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