Regia di Jacques Audiard vedi scheda film
mi son sentito carla per un pò. il personaggio della devos è spettacolare. e lei è bravissima. il film le calza addosso come un capo intimo, il regista le vuole bene e si vede. quel suo andare a testa bassa, ingobbita con quei capelli che sembrano biascicati come tabacco e sputati. quelle gonnerelle al ginocchio e i maglioncini su magliette girocollo, mi ha fatto sentire quando ero a scuola... un disagio che ho cercato di scacciare. con quello sguardo azzurro da ghiacciaio antico, intorpidito dal pulviscolo dei secoli, che dal basso ti seziona e legge dalle tue labbra tutte le cattiverie che dici. poi arriva lui, vincent(per una volta senza monica... dio ti ringrazio). burino, sgraziato, vestito ad una certa maniera, pettinato che mi fa ridere. però uno così attrae. fa si che gli occhi ti seguano. quanto fanno male le parole della tua amica quando ti senti dire che è bello sentirsi un oggetto nelle mani di un uomo. scopare per godere. e tu lì a dover far finta di capire.poi anche se fai la dura e scappi al suo approccio quando gli offri di stare nell'appartamento, che sembra un pò un tentativo di stupro, dentro senti che qualcosa si muove da quando l'hai conosciuto. entrambi vi aspettate di dover dare qualcosa quando qualcuno vi fa una cortesia. disabituati all'amore e alla tenerezza o non abituati del tutto. penose le prove di lei sul divano di conversazione con vincent quando la sera avrebbe dovuto portarla fuori. una prova quella della devos che mette a disagio in più di un momento.
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