Regia di Lone Scherfig vedi scheda film
Siamo in una regia danese e quindi il primo pensiero e di tenere conto del Dogma, anche se è il secondo film che vedo di questa regista; diciamo che certe regole ci sono, ma come dice la regista sono di seconda generazione, e quindi non più da breviario, ma sintonizzate con il cinema vero e sensibile, che da qualsiasi parte arrivi è ben accetto. Qui siamo in un film piccolo, semplice, simpatico e fortunatamente visto nella versione giusta, e cioè in danese con sottotitoli, escluso i dialoghi in italiano. Queste anime sole, che poi per un punto diretto o derivato, raggiungono una comunanza, fanno sorridere e partecipare, con affetto fresco e mai appiccicoso. Il film si rifà ad una tradizione indipendente, e solo in questo modo si poteva rispettare perfettamente l’idea di storia che deve essere crescere di scena in scena. Ogni personaggio ci coinvolge nella proprio storia dalla porta di servizio, per poi arrivare al cuore del sentimento nella maniera giusta; personaggi causali che poi troveranno, anche con qualche difficoltà, la loro strada per incontrarsi. E’ un onore avere scelto la nostra lingua come messaggera di incontri, di fantasia e di sentimento, perché questo è quello che il film ci dice.
un intreccio che lentamente ci porta nei binari giusti
una prova di regia fresca ed intelligente
nessun nome conosciuto, ma tutti bravissimi e naturali
nessun nome conosciuto, ma tutti bravissimi e naturali
nessun nome conosciuto, ma tutti bravissimi e naturali
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