Regia di Pupi Avati vedi scheda film
La poesia dei sogni , inseguiti , interrotti o "ancora in volo".
Poesia allo stato puro .......e da Avati non ci si aspetta di meno , la prima cosa che colpisce è la fotografia di Cesare Bastelli che , "autentica" i passaggi temporali del film , infatti in molti film , quando si vedono le ricostruzioni degli anni che furono , si avverte sempre l'artificio , in questo film no , tutto ben ricostruito senza "eccessi" .
Tutto il film è scandito dalla canzone che porta il titolo "La quattordicesima Domenica", incisa dal duo i leggenda , già il duo musicale ( o come direbbe Enrico Ruggeri "La Band" ) , una storia di sogni inseguiti , interrotti , sospesi e, "ancora in volo" , la tenacia di chi lo fa , il contraltare del rinunciatario per convenienza ........e poi l'universo femminile di cui Avati è uno dei "cantori supremi" , una recitazione mai sopra le righe da parte di tutti gli attori ( Lodo Guenzi forse meglio come attore ? ) ......insomma nel film c'è tanto di bello da vedere , forse quello che mi è piaciuto di meno è il finale ma non perchè non sia all'altezza ma solo per una mia personale convinzione su certi amori o meglio su certe storie d'amore.
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