Regia di Ivan Passer vedi scheda film
"Creator" diretto nel 1985 da
Ivan Passer,e devo dire che l'ho trovato
un Film mediocre.
La storia racconta del biologo Harry Wolper,
che è docente in un'università californiana,che ha
un progetto che insegue da anni molto azzardato:
clonare la moglie Lucy,di cui era molto innamorato,
scomparsa 20 anni prima.
Quello che gli serve è una signorina disposta
a fare da "ospite",e comincia a tappezzare muri
della città con la sua bici di annunci e anche
di un assistente che troverà soffiandolo
al suo collega.
Finché incontra la vivace Meli,in un bar
ma Wolper non ha previsto che tra di loro
scoccherà successivamente la scintilla.
La pellicola parte con un buono spunto
iniziale,infatti la idea è abbastanza
efficace ed è un peccato che poi la
storia prende il sopravvento con
le rispettive storie d'amore sia
del professore che dell'assistente.
Questa storia in certi versi ricorda
"Frankestein" con le dovute differenze,
e funziona per la prima mezz'ora,
ma poi quando incontra Meli in un
modo improbabile e comincia il
corteggiamento della ragazza verso
l'uomo maturo,il Film comincia a
perdere colpi e diventa macchinoso
ma anche noioso perché dall'altra
parte ci sono Boris e Barbara,
assistente che dopo il corteggiamento
fa innamorare quest'ultima al mare,
e allora prende una via che non mi è
piaciuta per niente come quando proprio
Barbara va in coma.
Da segnalare la direzione degli Attori
come il vulcanico Peter O'Toole,che
da solo riempie la scena,un Vincent
Spano che gli tiene testa,una splendida
Mariel Hemingway che interpreta Meli,
che praticamente è quasi lo stesso
personaggio Tracy di "Manhattan"
di Woody Allen,ma con sfaccettature
diverse,ma lo stare insieme all'uomo
maturo e uguale ma Tracy era molto
più affascinante e per finire
una bellissima Virginia Madsen,
quasi all'esordio che all'epoca da come
aveva cominciato poteva diventare una
Star,e invece poi qualche Film l'ha
sbagliato.
In conclusione,a mio parere,
un Film che non si guadagna la
sufficienza per un meccanismo
che si inceppa a metà Film,
per una regia che non regala
nulla di nuovo che è da mestierante,
senza infamia e senza lode e per un finale
che cade nel "provincialismo USA"
con un "Happy End" scontato
e vomitevole,addirittura diventando
ridicolo e si mastica il sapore
dell'occasione mancata.
Il mio voto: 5.
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