Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
Dopo aver fondato insieme a Griffith, Douglas Fairbanks e Mary Pickford la United Artists, Chaplin, all'apice del successo e della gloria cinematografica, decide di accantonare il suo personaggio classico (ritagliandosi solo un piccolo ruolo da facchino) per realizzare il suo esordio registico con la neonata casa di produzione: il risultato è un raffinatissimo e suggestivo melodramma, magistrale per la limpidezza di stile e l'eleganza formale con cui descrive la tragica vicenda di due innamorati di provincia che si rincontrano a Parigi impossibilitati a coronare i loro sogni. Squarciando la narrazione con i lampi buffoneschi delle gag, Chaplin accosta, con la grazia e il rigore di una messinscena di classe sopraffina, lo sguardo implacabile sui tormenti delle passioni umane all'irridente critica di costume della vita mondana, sorretto nel gioco dal magnifico cast d'interpreti, da Edna Purviance a Carl Miller, fino ad uno straordinario Adolphe Menjou. Nonostante i plausi della critica dell'epoca si rivelò un flop al botteghino, ma resta, ancora oggi, un affascinante capolavoro senza tempo.
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